expr:lang=it;data:blog.locale' Sfince di San Giuseppe tradizione palermitana - Seduti a Tavola

Sfince di San Giuseppe tradizione palermitana

Sfincia di San Giuseppe, un tripudio di dolcezza tutta palermitana


Parliamo di un dolce antico che troviamo nella Sicilia occidentale, ed in particolar modo nel palermitano, che è la Sfincia di San Giuseppe. 

Ehm...se qualcuno può segnalarmi una pasticceria che fa Sfince anche nel catanese o zone limitrofe, può scriverlo nei commenti...grazie!

Sapete com'è...mi piacerebbe provarla!!!

Dolce palermitano di San Giuseppe

Probabilmente l'origine di questo dolce è araba, come tante pietanze che hanno influenzato non poco la cucina siciliana, poi nei secoli è stato arricchito e valorizzato all'interno dei monasteri, ed oggi lo troviamo nelle pasticcerie palermitane quasi tutto l'anno, anche se il giorno di San Giuseppe si usa consumarlo maggiormente. 

Un po' come succede in Campania con la Zeppole di San Giuseppe.

Parallelamente questi dolci vengono consumati anche per la festa del papà che cade proprio il 19 marzo.

Composizione ed ingredienti della Sfincia di San Giuseppe


La Sfincia è composta da una pasta che può ricordare vagamente quella del bignè, anche se è fatta con meno ingredienti e nella versione più tradizionale viene utilizzato lo strutto.

Ingredienti semplici e facili da reperire, come acqua farina, strutto, sale ed uova.

Si porta a bollore l'acqua con lo strutto ed il sale. Poi si versa tutta la farina e si mescola fino al completo assorbimento della parte liquida. Una volta portato il composto a temperatura di 60° si aggiungono le uova una per volta fino a raggiungere una consistenza morbida.

Inizierà poi la parte più complicata, che richiede maestria e praticità. 

Non si dovrà utilizzare nessuna sacca da pasticcere, come per altri dolci, ma con una mano, bisognerà prelevare una parte di impasto e versarlo nell'olio bollente.

La sfincia durante la frittura si gonfierà parecchio diventando anche irregolare, ma risulterà bella alveolata internamente.

Si faranno poi asciugare in modo da non avere un prodotto unto al momento del consumo.

A questo punto, c'è chi la taglia trasversalmente e la riempie con crema di ricotta rigorosamente di pecora e gocce di cioccolato fondente, la richiude, spalma altra ricotta in superficie e completa con una fettina di arancia, una ciliegia candita, infine granella di pistacchio. 

Oppure c'è chi non la farcisce internamente, ma la guarnisce solamente sulla parte superiore, ma sempre generosamente.

Che dire, un'atra pietanza legata a San Giuseppe che è un tripudio di dolcezza, e sapori tipicamente siciliani, che invito a provare se doveste passare da Palermo oltre alle tantissime prelibatezze che offre la nostra Isola!

Per la foto devo ringraziare Marsicano Antica Pasticceria di Palermo 

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